Il mese di gennaio si è rivelato negativo per le donazioni di sangue e plasma nell’area vasta udinese per il vistoso calo che si è avuto sia nei centri trasfusionali ospedalieri sia nell’autoemoteca. In questo mese l’autosufficienza da tempo consolidata in Friuli ha vacillato poiché contemporaneamente sono aumentate le richieste di trasfusioni, non solo per casi di eccezionale gravità, ma anche per il complessivo invecchiamento della popolazioni. Sino al 2015, infatti, le richieste del sistema sanitario locale erano stabilmente inferiori alle sacche messe a disposizione dai generosi Donatori friulani, ma proprio durante l’anno appena trascorso hanno iniziato a risalire. Ciò ha coinciso con una diminuzione delle donazioni rilevata in particolare nell’ultimo biennio le cui cause si ravvisano nella crisi demografica, meno giovani rispetto agli anziani che lasciano per limiti di età, ma anche nella generale crisi dell’associazionismo per cui molti non aderiscono alla Associazione e non possono essere convocati in caso di emergenza.
Il Centro nazionale sangue per garantire l’autosufficienza ha fissato come obiettivo per il 2016 il ritorno ai quantitativi del 2014, per questo motivo il Presidente dell’AFDS Renzo Peressoni ha sollecitato tutte le 210 sezioni ad intensificare l’attività di propaganda, soprattutto quella personale e diretta. “ Basterebbe una donazione in più all’anno, preferibilmente di plasma, per farci stare un po’più tranquilli - sostiene Peressoni, rivolgendo un appello anche a coloro che non si associano affinché aderendo senza obblighi all’AFDS possano essere chiamati in caso di emergenza.
La situazione sta diventando preoccupante e non basta dire che è un mal comune delle società evolute la diminuzione delle donazioni per trovare una giustificazione. Oggi più che mai c’è necessità di sangue e soprattutto di plasma, utile per la realizzazione di preziosi farmaci salvavita.
Renzo Peressoni lancia un appello a tutti i potenziali donatori (per esserlo bastano 18 anni,peso normale e buona salute) affinché si avvicinino alla esperienza del dono volontario, gratuito, anonimo e responsabile. Chiede anche la collaborazione di coloro che donatori lo sono già, pur comprendendo tutte le possibili difficoltà, affinché facciano uno sforzo in più e non si sottraggano al loro precipuo dovere sociale.
“ Se ci saranno ancora le carenze riscontrate nel mese di gennaio- afferma il Presidente - non saremo in grado di provvedere alle esigenze dei nostri ammalati e ciò mi addolora perché viene meno una tradizione di generosità del popolo friulano che ha assunto la donazione di sangue come tratto distintivo della sua identità”.
L’Associazione Friulana Donatori di sangue invita pertanto subito a prenotarsi per la donazione al 0432 1698073 (per Udine, Cividale, Gemona, San Daniele e Palmanova) e al 0434 223522 (per gli altri centri ospedalieri) oppure accedendo al sito www.portaledeldono.it . In ogni Comune vi sono sezioni dell’AFDS da poter contattare per informazioni e prenotazioni.
Recuperare il terreno perduto e mantenerlo nel tempo attraverso una donazione programmata è la soluzione migliore per risolvere i problemi attuali e guardare con fiducia al futuro,il tutto a solo vantaggio degli ammalati.