Lo Stringher dedica 3 giornate del dono del sangue a un pugliese fondatore di una sezione AVIS a Carmiano nel 1991
Perché donare il sangue e aiutare, così, altre persone? Ecco due ottimi motivi per farlo: una sola donazione può salvare fino a tre persone; il dono aiuta anche te stesso, perché tieni sotto controllo la tua salute. Infatti il sangue che doniamo è strettamente controllato e i dottori ci avvisano se abbiamo patologie.
La mia storia è particolare, poiché nella mia famiglia c’era una persona che credeva profondamente nel donare il sangue. Si tratta di mio nonno, Domenico Ravenda, il quale nel 1991 ha fondato nel piccolo paesino di Carmiano, in provincia di Lecce, una sezione dell'Associazione Volontari Italiani del Sangue (AVIS), che nel 2011 ha compiuto 20 anni. Vi cito alcune sue parole, scritte proprio per quell’occasione di festa, per far capire quanto a lui stesse a cuore aiutare le persone: “Decisi di creare in questo paese che mi aveva adottato una sezione AVIS, perché avevo notato che si verificava spesso un commercio di sangue, che non poteva essere accettato in un paese civile”.
Io inviterei i lettori a seguire il suo esempio, a donare per aiutare gli altri. Io lo farò anche in sua memoria, perché era una persona che soleva mettere sempre prima di se stesso le persone in difficoltà.
Per chi vuole donare, in Friuli Venezia Giulia ci sono molte sezioni: il sangue può essere donato nelle grandi e nelle piccole città. Le sezioni AVIS e ADFS vi accoglieranno a braccia aperte, con professionalità, cortesia e con l’affabilità di una grande famiglia.
La sezione della Associazione Friulana Donatori Sangue dell’Istituto Stringher di Udine ha voluto dedicare a Domenico Ravenda le tre “giornate del dono” organizzate per dicembre 2014. La scuola ha festeggiato i nuovi donatori, inoltre, con Domeniko Dedushaj, capocannoniere al Primo torneo di calcetto tenuto dalle sezioni studentesche AFDS, assieme a Anna Maria Zilli, Dirigente scolastico dello Stringher e ai professori Maria Pacelli, presidente della sezione stessa e Elio Varutti, rappresentante dei donatori.
Mirko Ravenda, classe 4^ E enogastronomia, Istituto “B. Stringher”, Udine
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Didascalia della fotografia: Mirko Ravenda (a sinistra), Anna Maria Zilli, Domeniko Dedushaj (col trofeo per 11 goal segnati), Bojan Pavlovic e il prof. Elio Varutti
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